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in italiano volgare sarebbe: "sformato", ma non mi piace!.
Può tranquillamente essere considerato un piatto unico, dipende anche da quello che ci si mette dentro! Ho guardato anche varie ricette su vari siti e su Google, per curiosità ,..... roba da Sant'Uffizio!
Bene ecco la ricetta originale:
Ingredienti
Patate kg. 1,500
Burro (Sugna) gr. 100
Parmigiano grattugiato gr. 100
Pecorino romano gr. 50
Uova intere 4
Salame a tocchetti gr. 100
Lardo a tocchetti gr. 100
Provola fresca affumicata gr. 100
Mozzarella o fiordilatte gr. 100
Prezzemolo un ciuffo
Sale e pepe q.b.
Latte quanto ne occorre
Pangrattato tostato q.b.
Lardo e sugna sarebbero preferibili perché danno più sapore, adoperateli solo se sono di provenienza certa, altrimenti è meglio il burro.
Naturalmente si possono variare le dosi proporzionalmente ed è sufficiente che lo si lo faccia una volta soltanto, per eventuali variazioni sul tema! Poi lo si farà automaticamente.
Lessare le patate e sbucciarle subito togliendole una alla volta dall’acqua bollente. Passarle subito in un passalegumi a buchi fittissimi e poi schiacciarle ancora su un piano di marmo con una bottiglia di vetro fin quando la purea non diventi filante.
(Questo servizietto mia Madre lo faceva con quel mortaio del quale vi mando la foto.
Pesa ben 25 kg. ed è di marmo . Vi assicuro però che dopo aver lavorato le patate lì dentro la purea filava come mozzarella sul fuoco!
Il detto mortaio serviva anche per pestare il pane tostato al forno per fare il pangrattato e per i vari tipi di pesto.
Incorporare alla purea ottenuta il burro, il parmigiano, il pecorino romano, le uova, il salame (e il lardo) il sale ed il pepe. Ed il latte. Per quanto riguarda il latte la quantità la deciderete Voi a seconda del Vs. gusto.. Più latte si mette più morbido viene l’impasto, quasi una crema, a me piace così. Decidete Voi. (Sapeste come è gustoso anche freddo di frigorifero, magari se durante la notte, viene un languorino).
A questo punto ungete uno stampo con burro o sugna, e accomodateci dentro la metà della purea e sopra mettete la provola e la mozzarella a tocchetti. Aggiungete la purea rimasta, lisciate la superfice e spolverizzite con pan grattato e sopra qualche fiocchetto di burro.
Inforna a forno preriscaldato a 170° per circa 40 minuti.
Prima di servirlo lascialo fuori del forno per un quarto d’ora.
Nota: ancora negli anni 50 non tutte le case avevano il forno come usa ora. Si adoperava un tipo di forno con gli sportelli che si riscaldava sul gas. E funzionava egregiamente.
Oppure il gattò veniva cucinato fritto in una gran padella, adoperando esclusivamente sugna. Allora i maiali non venivano allevati chimicamente ed il lardo e lo strutto erano meravigliosi. Poi,
per mia fortuna , la scienza ha scoperto il colesterolo........e buonanotte
!
.... e buon appetito