NOME SCIENTIFICO:
Armoracia rusticana
FAMIGLIA:
Crocifere
DESCRIZIONE:
Questa è un'erba perenne, rigogliosa al punto da divenire facilmente infestante, le cui grandi foglie si innalzano fino a un metro d'altezza e formano in un paio d'anni un grosso cespuglio.
RADICE:
Questa è la parte più interessante della pianta e viene di norma raccolta, pur essendo il rafano una perenne, alla fine del primo anno di coltivazione; d'aspetto bianco giallastro, corpose, ma soprattutto allungate, le radici del rafano hanno sapore molto pungente, simile a quello della senape, e costituiscono un condimento molto sano.
FOGLIE:
Le grandi foglie allungate, di un bel verde brillante, in primavera, cioè quando sono tenere, sono ottime per insaporire le insalate.
HABITAT:
La terra d'origine di quest'erba aromatica pare sia la penisola balcanica.
COLTIVAZIONE:
La coltivazione è semplicissima in quanto il rafano si adatta a qualunque tipo di terreno, purché sia lavorato in profondità .
ESPOSIZIONE:
Il rafano predilige una posizione soleggiata.
RIPRODUZIONE:
Moltiplicare questa pianta non presenta difficoltà : è sufficiente sotterrare verticalmente, a circa cinque centimetri di profondità , una porzione di radice lunga una decina di centimetri. Questa operazione va eseguita in primavera o in autunno
CRESCITA:
Il rafano non si adatta alla coltivazione in vaso all'interno e desidera essere sfoltito quando si infittisce eccessivamente.
RACCOLTA:
Le radici vanno raccolte di preferenza in autunno e, poiché penetrano nel terreno anche per una trentina di centimetri, per estrarle è necessario scavare con una vanga.
CONSERVAZIONE:
Solitamente le radici, una volta ben pulite, vengono messe in aceto di vino bianco sia intere, che grattugiate o affettate, ma possono anche venir congelate, conservate nella sabbia in un locale non riscaldato, oppure essiccate.
PROPRIETA':
IN CUCINA:
Il sapore piccante di questa radice è particolarmente apprezzato nell'Europa centro-settentrionale, ma merita di essere riscoperto ovunque per le sue ottime proprietà . Il rafano accompagna magistralmente i bolliti, ma si adatta a insaporire qualunque piatto, stimola la digestione ed esercita una funzione protettiva sull'intestino.
BELLEZZA:
Il succo della radice, mischiato con aceto di vino bianco, scolorisce le lentiggini.
SALUTE:
La radice appena raccolta contiene calcio, magnesio, sodio e vitamina C, inoltre possiede proprietà antibiotiche e depurative.
CURIOSITA':
I benefici del rafano non terminano qui: Le foglie tagliate finemente e mischiate al cibo dei cani hanno azione vermifuga e agiscono come ricostituente. Sempre le foglie, bollite, producono una tintura di color giallo intenso. Per gli appassionati di agricoltura: se i cespi di rafano vengono piantati accanto alle patate si otterranno tuberi più forti e resistenti, infine, con l'infuso di radici, diluito con tre parti d'acqua, andrebbero irrorati i meli allo scopo di tenere lontani, in modo naturale, i parassiti.